La Vuelta: tre settimane di passione Spagnola.
Vuelta a España, ultima grande corsa a tappe della stagione, colei che si trova a cavallo tra agosto e settembre, che sancisce la fine delle vacanze e gli ultimi momenti d’estate. La terza a livello di notorietà alle spalle del Tour de France e del Giro d’Italia.
La penisola iberica chiama a rapporto i grandi del ciclismo internazionale e chiede loro di sfidarsi nella sua terra. Dalla costa, la spiaggia e i bagnanti che si godono gli attimi finali delle vacanze, alle montagne che attirano i tifosi sulle pendici dei Pirenei e le salite che hanno scritto la storia del ciclismo. Passando poi all’architettura, così diversa e particolare in ogni sua forma e genere da nord a sud, dai Paesi Baschi all’Andalusia. La Spagna, terra di tradizioni, di gusti, di sapori, di allegria, di notti che non hanno mai una fine.
La Spagna sportiva che esalta nel calcio, nel tennis, e che fa sognare col ciclismo. Lei, patria di grandi campioni che hanno segnato la storia delle due ruote, da Miguel Indurain fino alle imprese di Alberto Contador. La Vuelta a España è la più giovane fra le tre grandi corse a tappe, gli appuntamenti sacri di ogni stagione; a volte è la più snobbata, ma in realtà ogni anno sa regalare ventuno giorni uno più intenso dell’altro. Dove non vi sono mai tappe banali, dove il vento che si abbatte sulla costa rischia di spezzare il gruppo, dove l’entroterra non regala un attimo di tregua e l’insidia è sempre dietro all’angolo, dove il caldo rovente della penisola iberica si fonde a temporali improvvisi che segnano la fine dell’estate.
La Vuelta accompagna in tutto il suo ardore e la sua intensità alle corse autunnali che si dividono tra Italia, Francia, Belgio, passando per i Campionati del Mondo, per poi chiudere l’anno in Cina. La Vuelta è la fatica finale per i grandi del gruppo che vogliono contendersi un posto nell’olimpo, la chance conclusiva per coloro che avevano detto addio ai sogni di gloria tra il Giro e il Tour, e che si sono dati appuntamento per la battaglia finale nella terra dei toreri. La Vuelta, così incompresa e sottovalutata dall’effetto mediatico, che richiama con il suo fascino e la sua gioia iberica chi si appassiona, si innamora di lei affrontandola una volta, e poi non la lascia più. La Vuelta è la Spagna, quella nazione che ti trascina, ti incanta, ti seduce nei suoi colori e nel suo calore, con il suo tipico fascino sudeuropeo. La Vuelta strega, ammalia il corridore, lo infiamma in salita, sotto il caldo rovente e la passione iberica; e lo accompagna nel cuore pulsante della penisola, Madrid, al traguardo di Plaza de Cibeles, sotto il tramonto spagnolo infuocato come quella maglia roja che conduce alla gloria e fa entrare nella storia.
Lisa Guadagnini